Comunicato del Comitato Pro-Sant’Umile

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Come precedentemente annunciato, dopo avere mantenuto fede all’impegno assunto nei confronti della popolazione allo scopo di contribuire a creare un clima di distensione nell’imminenza della ricorrenza della festività di Sant’Umile, il Comitato riprende con maggiore lena a svolgere la propria azione a sostegno non solo della riapertura del Santuario ma anche di un pronto ritorno presso lo stesso Convento della Comunità Francescana, che come è noto dal 1° Settembre ha lasciato la nostra Città a causa delle persistente inagibilità della struttura.

Si chiede pertanto a quanti hanno a cuore le sorti del nostro Santuario e del ritorno dei Frati ad offrire la proprio disponibilità ed il proprio sostegno per poter realizzare insieme il desiderio che ci accomuna. In attesa di veder confermato dai fatti le promesse di erogazione di un finanziamento di euro 2.200.000,00, annunciato con enfasi a ridosso dei festeggiamenti civili di Sant’Umile, la nostra vigilanza rimarrà alta, anche perchè a tutt’oggi non si hanno segnali concreti. Non vorremmo che l’approssimarsi della imminente stagione invernale possa ulteriormente mettere in crisi una situazione precaria, che si sarebbe potuto arginare e almeno mettere in sicurezza con l’impiego di poche decine di migliaia di euro se solo si fosse accolta la disponibilità della Provincia disposta ad intervenire di concerto con l’Ente Comune.

Nel ringraziare ancora una volta il Presidente della Provincia per l’elevata disponibilità manifestata si respingono al mittente le ingenerose e gratuite illazioni rivolte nei suoi confronti apparse sulla stampa, riconoscendogli il merito di avere risposto con garbo e sensibilità politico-istituzionale all’incontro richiesto mentre da altri (Regione Calabria) attendiamo ancora di essere convocati. Siamo fortemente convinti che solo una grande mobilitazione delle coscienze e del senso di appartenenza alla propria Comunità potranno offrire le adeguate risposte all’incresciosa problematica, che, nostro malgrado, siamo costretti a vivere.

Bisignano, 18 Settembre 2010