Cine-panettone, premio o disgrazia tutta italiana

Letture: 2022

Negli anni, ogni Natale, ci siamo abituati a vedere nelle locandine cinematografiche gli annunci dell’imminente cinepanettone di turno, e tutto questo, si può dire, da “Vacanze di Natale” in poi, vero apri pista del genere. Da quel momento, fino al 2006, la coppia Massimo Boldi – Christian De Sica ci ha regalato momenti spassosi e goliardici, sfociando spesso nella comicità demente e surreale, tuttavia in qualche modo stereotipo italico contemporaneo.

Una comicità che progressivamente, di anno in anno, cambiava, adattandosi in qualche modo ai tempi. Tutto questo fino al 2006, con “Natale a Miami”; subito dopo la separazione della coppia, lavorando per conto proprio per dodici anni. Questo distacco è durato fino a poco tempo fa, quando i due sono tornati assieme per il film “Amici come prima”, uscito a Dicembre nelle sale. Una sintesi di una delle coppie cinematografiche nostrane più amate, per passare su una via comica parallela, quella del web, spesso e volentieri ancora più sopra le righe di quella “tradizionale”. In questo frangente, tra i tanti, si è fatto strada Maccio Capatonda, pseudonimo di Marcello Macchia, assieme a Luigi Luciano, alias Herbert Ballerina. I due, seguiti da altri attori, prima sul FlopTV e su YouTube, hanno raggiunto un forte successo su queste piattaforme tanto da approdare, pochi anni fa, sul grande schermo. Tra i loro tanti trailer, uno dei più significativi è certamente “Natale al cesso”: se pensavamo di aver toccato il fondo di demenza con i classici cinepanettoni, Maccio Capatonda sfata il mito. Come negli altri video, anche in questo viene usata una tecnica semplice, ovvero cogliere tutti i fattori più esasperanti della comicità dei cinepanettoni, e crearne un’accozzaglia senza nessuna mediazione moderata. A dirlo così sembra facile, ma è chiaramente frutto di un lavoro che, per i tempi, ha avuto del genio. Inquadrature di cottage e montagne innevate, simili a quelle che vediamo nei cinepanettoni, emulandone persino i movimenti; allusioni sessuali; voglarità; voyeurismo; rutti; scoregge, e tante altre finezze. Ora, si immagini questi elementi che, nei film classici compaiono di tanto in tanto, me che ne sono in qualche modo identitari; mentre il 90% del trailer de “Natale al cesso” ne è composto, arricchito dalla performance di Rupert Sciamenna, Ivo Avido, Anna Pannocchia, e la compianta Katherine J. Junior. Sicché questo trailer è uscito in un periodo di saturazione dei cinepanettoni, questo ha contribuito non solo ad apprezzarli un po’ di più, ma soprattutto a “identificarli” meglio, infondendo nel pubblico quasi una vena nostalgica. Quindi qualche domanda sorge spontanea: sono questi i cinepanettoni che volevamo, o in un certo senso li avevamo già? Che sia una nuova frontiera d’ispirazione per le future pellicole natalizie? Un dato però è certo, a livello di gradimento e share, “Natale al cesso” supera per distacco i classici cinepanettoni.

Francesco Sarri