Chiude la Guardia di Finanza

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Dall’ 1 Agosto la Brigata della Guardia di Finanza di Acri ha chiuso ufficialmente i battenti. La soppressione di questo importante presidio di sicurezza sul territorio avviene nella più totale indifferenza. Nessuno sembra stracciarsi le vesti: non lo fanno le istituzioni locali e non una parola dei partiti politici, che pure dovrebbero vigilare sul territorio. La chiusura delle Fiamme Gialle nel centro presilano è stata disposta da un decreto firmato nei mesi scorsi dal Comando Generale. Per effetto del nuovo piano di ristrutturazione, verrà potenziata la Guardia di Finanza di Sibari, mentre il territorio di Acri farà riferimento alla Tenenza di Corigliano.

Ad Acri le Fiamme Gialle sono ininterrottamente presenti dal 1996, nei locali dell’ex carcere, in Via Fausto Gullo, in pieno centro cittadino. In passato ad Acri erano già state, ma solo prima del 1976. Vi presta servizio, ancora per qualche ora, una decina di militari, con competenze che vanno oltre i confini acresi, per abbracciare tutta la valle del Crati, includendo ben tredici Comuni. In questi anni la presenza delle Fiamme Gialle si è concretizzata in una vasta attività di controllo, tra verifiche fiscali, strumentali e attività di Polizia Giudiziaria. Un ragionamento superficiale potrebbe addirittura accreditare la chiusura della Brigata di Acri come motivo di soddisfazione. C’è chi magari pensa alla possibilità che i controlli siano meno stringenti. Se qualcuno lo pensa, rischia di commettere un grave errore di valutazione: le visite delle Fiamme Gialle non saranno meno frequenti solo perché non sono più presenti sul posto.

Quello che tuttavia davvero preoccupa, o che comunque dovrebbe preoccupare, è che viene a mancare un ennesimo servizio. Un depauperamento che di recente si è alimentato con la chiusura della sede staccata del Tribunale e il depotenziamento dell’ospedale cittadino, solo per rimanere a qualche esempio più vistoso.
Perdere la Guardia di Finanza significa perdere intanto un presidio di pubblica sicurezza, ma anche un indotto non indifferente. Non manca chi, per fare un esempio significativo, nel personale della Brigata, ha investito ad Acri e i benefici che svaniscono vanno bel al di là delle amenità di chi pensa di fare il furbo perché la Guardia di Finanza non c’è più. Le operazioni di trasloco sono in corso già da giorni e verranno completate entro la giornata di oggi. Poi, da domani, nel centro presilano ci sarà una insegna in meno.

Fonte: Il Quotidiano della Calabria