Cgil Calabria, Sposato: “Preoccupati per crisi Consuleco”.

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In una nota a firma di Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria chiede l’istituzione di un tavolo di crisi regionale che adotti provvedimenti straordinari per fronteggiare le nuove emergenze economiche e sociali.

“Dati Caritas, crisi aziendali, sfruttamento del lavoro. La Calabria rischia l’implosione se non si adottano provvedimenti straordinari” spiega Sposato – “L’acutizzarsi della crisi economica, il disagio delle famiglie emerso anche dal rapporto Caritas, determinato da più fattori di sottosviluppo, a partire dai rincari energetici e dei beni di prima necessità, le numerose crisi aziendali con il rischio di cessazioni definitive di attività, la precarizzazione e lo sfruttamento del lavoro, il maggiore utilizzo della Cigo che comunque non sarebbe in grado di arginare cospicui  licenziamenti all’orizzonte, rendono la nostra regione tra le più vulnerabili”.

Il sindacato fa riferimento anche alla questione dei lavoratori del depuratore privato di Bisignano: “Siamo preoccupati anche per le numerose crisi aziendali, emblematica quella della Consuleco che ha visto manifestare i lavoratori sotto la cittadella regionale. Così come la situazione che interessa migliaia di lavoratori del precariato e la necessità di velocizzare sia le previste procedure di stabilizzazione che quella dei concorsi pubblici sia nella sanità che negli enti locali”. “In attesa della costituzione del nuovo Governo Nazionale che servirà a capire i destini della vertenza Calabria – conclude Sposato – riteniamo, in vista delle emergenze della nostra regione, la convocazione di un tavolo di crisi regionale da parte del Presidente della Giunta regionale, allargato agli assessorati competenti, agli Enti ed alle parti datoriali”.

Venti preavvisi di licenziamento sono infatti stati recapitati ai lavoratori della società proprietaria dell’impianto di depurazione che di recente non si è vista rinnovare l’AIA dalla Regione.

“Una situazione paradossale” – ha commentato il segretario generale Fiom Cgil Calabria Massimo Covello – “perchè questo impianto nonostante vicissitudini con la quale sta convivendo da anni, rappresenta uno dei presidi industriali più importanti di una regione che ha problemi di depurazione e ha delle maestranze di grandi capacità professionali. E non si capisce perchè una regione che dovrebbe risolvere i problemi ha fatto un provvedimento inaccettabile. Una decisione che tra l’altro è immotivata, almeno per quello che conosciamo noi non ci sono motivi ostativi nelle prescrizioni a cui l’azienda ha già ottemperato. L’azienda si è resa disponibile ad approfondire eventuali ulteriori elementi da approfondire ed ha già fatto ricorso al Tar”.

Di seguito il servizio andato in onda su TG Calabria il 18 Ottobre:

Nel servizio è intervistato il segretario generale Cgil Cosenza, Umberto Calabrone, e il segretario generale Fiom Cgil Calabria, Massimo Covello.

Di seguito il video servizio sulla vicenda realizzato da Rti Calabria:

I rappresentanti sindacali, dopo il sit-in, hanno incontrato i vertici del dipartimento Ambiente della Regione ma l’esito non è stato positivo: il depuratore resterà chiuso.