Castagna, la passione della Cooperativa di Fagnano

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Occasione di Gala a Fagnano Castello, con la cena sociale della Cooperativa delle castagne.

40 anni di attività per un gruppo storico, che valorizza la castagna e permette di diffonderla nei mercati locali e non. Qualità importanti evidenziate anche nell’ultimo incontro dove hanno partecipato il sindaco di Fagnano Giulio Tarsitano, nonchè il consigliere regionale Mauro d’Acri, il presidente della cooperativa Mario Rogato nonchè Padre Fedele Bisceglia, con la presentazione del “nostro” Franco Brunosio.

 

Ma che cos’è la cooperative delle castagne di Fagnano Castello? La Cooperativa Produttori Castagne e Prodotti del suolo è una realtà apprezzata e riconosciuta, ad oggi dispone di una base sociale di circa duecento soci. Sono promulgatori di prodotti apprezzati come la farina di castagna e le castagne secche in confezioni definiti “Pastiddri” anch’esse con marchio proprio, nonché hanno una struttura logistica con un impianto per la lavorazione, la conservazione e la commercializzazione delle stesse castagne. La struttura si trova tra i più bei castagneti del territorio sulla superstrada delle terme (tra Spezzano Terme e Guardia Piemontese) ricadente nel Comune di Fagnano Castello e ha inoltre un sito internet per tutti i contatti http://www.cooperativacastagnefagnano.it

La castagna dunque non solo è vista come attrattiva socio/turistica ma anche come occasione di sviluppo economico, in quanto vetrina promozionale e opportunità di confronto imprenditoriale sia per il mercato dell’enogastronomia che per quello dell’artigianato. La scelta della castagna, quale elemento centrale non è casuale. Infatti, su questo frutto si inscrive una parte importante della tradizione sociale e lavorativa della gente e attorno ad esso ruota attualmente una fetta importante dell’economia locale.

Un pericolo negli anni, però, è rappresentato dal cipinide, insetto proveniente dall’estremo Oriente: per arrivare a un efficace controllo di questo pericoloso parassita e ridurre danni da essa provocati entro limiti accettabili risulta assolutamente necessario non rimuovere dalle piante le galle, perché potenzialmente parassitizzate e non effettuare trattamenti chimici nei castagneti.