Blitz dei carabinieri al municipio di Bisignano. Sequestrati numerosi documenti

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Ancora una volta l’attenzione delle forze dell’ordine, in questo caso dei carabinieri, si posa sugli atti del Comune di Bisignano. I militari dell’Arma, infatti, in questo fine settimana, si sono recati negli uffici municipali ed hanno sequestrato, per quello che è dato sapere, incartamenti ed atti deliberativi riguardanti il delicato settore dei lavori pubblici…

Non si sa al momento per quali motivi i carabinieri della locale stazione abbiano sequestrato questi documenti anche se, per quello che è stato possibile apprendere dalle voci che circolano nell’ambiente, si tratterebbe di una inchiesta avviata sui lavori appaltati con la somma urgenza.
Interventi, questi che, per l’impellenza delle situazioni vengono assegnati senza gara d’appalto.
Gli interventi dovrebbero essere stati fatti, in gran parte, in occasione delle emergenze che hanno interessato il territorio a causa delle insistenti piogge di questi ultimi mesi. I danni sofferti dal territorio, per l’emergenza maltempo, sono stati notevoli. Al momento, visto che ci sono indagini in corso, non trapelano altri particolari. Gli incartamenti sequestrati sono certamente al vaglio degli inquirenti per verificarne la legittimità.
Non è escluso che in merito alla vicenda scattino degli interrogatori. Si può solo dedurre, visto che al Comune, insieme al Maresciallo Giuseppe Motta comandante la stazione di Bisignano, si è recato personalmente anche il capitano Adolfo Angelosanto, comandante la compagnia dei Carabinieri di Rende, che si possa trattare di una vicenda molto delicata ed importante che potrebbe avere sviluppi anche a breve. La somma urgenza è una “pratica” amministrativa disciplinata dalla legge e si attua quando “non è consentito alcun indugio nell’esecuzione dei lavori”, dopo averne determinato le cause che ne hanno richiesto il provvedimento.
Essa è vincolata ai soli lavori necessari a rimuovere il pericolo immediato tanto che i lavori, solo in questo caso, sono affidati direttamente proprio perché necessari ed “indispensabili per rimuovere lo stato di pregiudizio per la pubblica incolumità”.
Nei prossimi giorni, per come detto, potrebbero esserci risvolti anche perché non è esclusa, visto che sono stati acquisiti degli atti, l’emissione di avvisi di garanzia proprio a tutela e per informare i presunti responsabili dei procedimenti che, su di loro ci sono indagini in corso.