Bisignano in Azione: “Basta con l’incapacità amministrativa”

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L’anno appena trascorso è stato un vero disastro per la gestione Lo Giudice! A un anno dall’ atto di democrazia che ha portato l’ex vice sindaco Ornella Gallo a rassegnare le dimissioni anche da consigliere comunale, consentendo all’attuale Amministrazione comunale di continuare la gestione del bene pubblico, ciò che appare è un sistema delle garanzie che ha erogato più o meno l’1% di quelle promesse, una situazione in cui le politiche messe in atto non stanno funzionando. La politica si fonda sulla parola. E se la parola non ha valore, la politica stessa non ha valore.

Senza la coerenza viene meno la fiducia che consente a un’ Amministrazione di implementare un programma di lungo respiro. “Se non ci fidiamo della politica, chiediamo piccole prebende oggi piuttosto che grandi iniziative per il domani. Questa spirale va spezzata”.
La discussione sul continuo stato di emergenza mostra quanto la cultura dell’eccezionalità sia ormai diventata pervasiva e potente, al punto che ci siamo sostanzialmente assuefatti ad essa.

Questo stato di cose silenzia sostanzialmente le opinioni contrarie, e soprattutto mette in ombra, sotto la visibilità delle grandi questioni, i piccoli malfunzionamenti della macchina amministrativa che l’emergenza dovrebbe gestire, tanto che potremmo dire che la situazione di emergenza sia anche conseguenza dell’incapacità di gestire l’emergenza.
Aumentano di giorno in giorno le spine. Spine pungenti che però non penetrano nella corazza di questa Amministrazione. Non passa giorno che i nuovi gruppi costituitisi non sottopongano istanze, istanze che passano inosservate e restano senza riscontro. Non si tiene conto dei “ribelli” dell’ultim’ora. Non si tiene conto della città curva su se stessa. Non si tiene conto delle proposizioni dei volenterosi tese a tentar di risolvere problemi.
L’Amministrazione comunale sta andando avanti chiudendosi su se stessa, un modo di fare così complicato che poi spinge giustamente e premia le opposizioni.

Nessuna maledizione ci condanna però a dover scegliere tra i disastri del passato e quelli del presente.
Siamo diventati una Città profondamente ingiusta e molte di queste ingiustizie derivano dall’incapacità di una compagine di svolgere efficacemente la sua azione.

A Bisignano persino dare degna sepoltura ai propri defunti non è più un diritto e si lascia che le salme restino bloccate per giorni nella sala mortuaria. Che futuro può avere un governo che non rispetta i morti!
Eppure Bisignano può contare su molti punti di forza culturali, sociali ed economici. Ma per liberarne le energie serve una classe dirigente capace innanzitutto di gestire la cosa pubblica.
Il dibattito politico di Bisignano in Azione vuole essere concentrato su argomenti cogenti su cui si evita il confronto, mentre il “buongoverno” rimane da tempo una priorità disattesa.
Occorre trovare sinergia con coloro che vogliono la discussione di temi importanti o di problemi atavici della nostra città. Bisignano appare coperta di rifiuti, cumuli maleodoranti lasciati in strada per settimane, accompagnati dal crollo delle percentuali della raccolta differenziata, attività commerciali in totale crisi, strade dissestate, famiglie da mesi senza stipendio, mancata programmazione per riapertura scuole in sicurezza. Queste alcune proposizioni da sottoporre al consesso comunale. La discussione e le decisioni su tali temi non passeranno inosservati ai cittadini di Bisignano.
Bisignano in Azione chiede con forza che siano messe in atto tutte le azioni per la chiusura definitiva del depuratore privato, gestito dalla società Consuleco s.r.l., oggetto da parte della Procura di Cosenza dell’inchiesta denominata Arsenico, e responsabile del grave inquinamento del fiume Muccone e dell’ambiente circostante.
Nella nostra Città, così come nel resto del paese, le misure restrittive alla produzione hanno colpito in modo molto eterogeneo i diversi settori dell’economia e i diversi tipi di lavoratori Anche se lo shock ha riguardato tutti, le diseguaglianze si sono in questo periodo amplificate. I due mesi di lockdown sono stati solo l’inizio di una crisi sociale ed economica profonda, la cui natura e severità rimane ancora incerta. Il governo cittadino avrebbe dovuto pensare a politiche di solidarietà tributaria e non avviare le procedure esecutive e cautelari come fermo amministrativo e pignoramento, continuando ad alimentare una pericolosa involuzione che umilia e discredita la rappresentanza popolare. Questo non è una atteggiamento isolato, anzi è il reiterato abuso di prerogative di un’Amministrazione comunale che quotidianamente compie nei confronti di una comunità stanca di subire scelte scellerate. Esprimiamo solidarietà a tutto il personale in servizio presso la struttura Casa di Riposo V. Giglio , su cui si paventa l’ombra inconcepibile di una procedura di licenziamento collettivo, chiediamo che la struttura resti in forza al Comune di Bisignano.
La nostra Città non si può permettere di non essere governata in una fase di crisi così acuta. Bisignano merita una macchina amministrativa che funzioni e una politica che mantenga ciò che promette. Siamo fiduciosi, però, che prima o poi la ragionevolezza tornerà ad essere maggioranza in questa nostra amata Città.