Bennato, l’artista del Sud

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Eugenio Bennato a Lattarico 22 ag 2015 (foto Umile De Marco) (3)LATTARICO Eugenio Bennato diventa re per una notte nella terra della Contessa. In questo particolare fazzoletto della cittadina di Lattarico, infatti, il cantautore ha strabiliato i tanti spettatori del suo concerto. L’esibizione canora è una perla da incastonare in un percorso artistico di primo livello, dove il Sud è sempre grande protagonista attraverso note musicali che passano prima dal cuore e poi entrano nel cervello. Meridione da amare e da cantare per Bennato, artista poliedrico e capace, ormai come pochi, di entusiasmare ogni tipo di pubblico, sia quello giovanile nonché quello più classico, che si appassiona sentendo i suoi brani veritieri e anche riflessivi. Gente da ogni parte della Calabria, nonché “calabresi” di ritorno hanno scelto di passare un sabato sera quasi stipati nella zona della Contessa, con un palco situato nei pressi della piccola scuola elementare. Perché al di là delle tarante e delle pizziche, magistralmente interpretate con ogni tipo di virtuosismo musicale, c’è anche una storia dietro ai testi, quella del Sud bistrattato dopo l’Unità d’Italia e degli emigrati di ogni genere. Proprio in terra cratense, per rimanere a distanza di pochi chilometri c’è un pezzo importante della magia di Bennato: la chitarra battente dei maestri De Bonis, realizzata a Bisignano e consegnata all’artista nel 1980, un pezzo raro di cui il cantautore è ovviamente molto orgoglioso. Così, tra ballate e alcune introspezioni, il repertorio musicale spazia con tanti protagonisti sul palco, A partire dai suoi musicisti di fiducia, abili e capaci di svariare nel loro stile, alle show-woman eclettiche del Sud, dalla voce fluente e dal passo rapido, nonché a un nuovo arrivo, la piccola Eugenia, la figlia del cantautore che sale sul palco per duettare con il padre. Il repertorio di Bennato è un concentrato di pezzi interamente dedicati al Sud, al brigantaggio e alla voglia di riscatto: passano in rassegna le Riturnelle, ma anche le capacità di unirsi in un unico abbraccio con gli altri popoli meridionali. È il caso di Grande Sud, il brano portato nel Sanremo 2008 su insistenza di Pippo Baudo e diventato, rapidamente, un inno per tutti i popoli che fanno dell’emigrazione un loro marchio di fabbrica, loro malgrado. C’è anche spazio per alcuni omaggi in questa personalissima rassegna meridionale. Bennato ricorda intanto Pino Daniele e, da buon partenopeo, cantando Napulè emerge tutta la sua malinconia per la terra d’origine, come una sorta di testamento geografico da mantenere intatto anche nel prossimo futuro. Anche Domenico Modugno è tra gli artisti celebrati del cantautore, capaci come pochi di infiammare la piazza di Lattarico con una voce efficace e degli strumenti di buona fattura. La missione è compiuta: per circa due ore, infatti, la gente dimentica volentieri tutte le polemiche delle ultime settimane, legate ai presunti rifiuti tossici interrati in località Regina. Per ora, lo spauracchio di una possibile “terra dei fuochi” viene spazzato via dalla musica della speranza: un Sud capace di fare del male ai propri fratelli non è proprio immaginabile.

Massimo Maneggio