Beccato a coltivare canapa indiana. Arrestato a Bisignano

Letture: 3651

Martedì sera movimentato per i carabinieri della Stazione di Bisignano che hanno arrestato una ragazzo del posto perché beccata all’interno di una piantagione di canapa indiana mentre si prendeva cura delle piantine dagli effetti curativi.

Nei giorni scorsi i militari della Stazione di Bisignano, durante un giro di ricognizione, avevano individuato una piantagione di canapa indiana nei pressi del fiume Muccone. C’era una bella aiuola di canapa indica nascosta tra la vegetazione. Nel pomeriggio di ieri si sono così infiltrai tra la vegetazione nei pressi del luogo di avvistamento. I militari hanno deciso di rimanere sul posto in attesa del solerte giardiniere.
L’attesa è stata lunga ma alla fine gli sforzi dei militari, accaldati e sfiniti dalla sete, sono stati ripagati quando, in tarda serata, hanno sentito dei passi di una persona che si avvicinava. I carabinieri hanno atteso che la persona si avvicinasse ed hanno capito che il giardiniere non era altro che una ragazzo del posto.

I militari sono rimasti in silenzio aspettando che il giovane entrasse all’interno della piantagione. Così è successo. Il coltivatore, una volta giunta sul posto, ha cominciato ad innaffiare le povere piantine assetate. I carabinieri hanno deciso pertanto di intervenire intimando al ragazzo l’ALT che, vistosi scoperto, non ha potuto fare altro che arrendersi. I carabinieri hanno accompagnato in caserma il ragazzo per gli adempimenti del caso. I militari hanno sequestrato 12 piante di canapa indiana dell’altezza di circa un metro e mezzo. La successiva perquisizione presso l’abitazione del ragazzo ha permesso di ritrovare un vero  proprio laboratorio per la coltivazione infatti le pareti di una stanza erano state ricoperte con la carta stagnola per aumentare il calore e la luce di alcune lampade alogene.
Il ragazzo, 26enne incensurato di Bisignano, è stata dichiarato in stato di arresto per il reato di coltivazione di sostanza stupefacente e trasferito presso il carcere di via Popilia a disposizione del Dott. Salvatore Di Maio della Procura della Repubblica di Cosenza per l’udienza di convalida.

Fonte: Dirittodicronaca