Bandiere blu e Sanità pubblica, condizioni stridenti e contrapposte, il buono ed peggio

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Quando il territorio è autonomo e può operare in libertà e competenzariesce a fare bene e anche meglio ed infatti per l’alto tirreno cosentino l’assegnazione della bandiera blu ai primi tre comuni della riviera calabra, è la dimostrazione che gli enti locali, nonostante le tante difficoltà ed i limiti imposti dal potere centrale, riescono a dare segnale di positività, ad erogare servizi eccellenti alla cittadinanza ed ai tanti turisti e villeggianti che durante il periodo estivo frequentano le nostre zone.

L’esatto contrario di quanto accade invece, quando ad operare è lo Stato e le istituzioni centrali e governative, come facilmente riscontrabile nella drammatica e disperata condizione della sanità.

Tortora, Praia a Mare e San Nicola Arcella sono i tre comuni cui è stata consegnata la Bandiera Blu 2019, un riconoscimento prestigioso per tutto il territorio ed i suoi abitanti, di cui essere orgogliosi, dando merito ai rispettivi amministratori di aver bene operato in materia ambientale e cura del territorio, grazie anche alla collaborazione dei cittadini tutti.

Siamo tutti contenti della bandiera, ma sullo stesso territorio abbiamo anche l’Ospedale di Praia a Mare, che da 10 anni è di quasi esclusiva competenza statale, per essere gestita la sanità calabrese, da un commissario governativo.

E qui si va di male in peggio, ad attestare la lontananza in tutti sensi della politica centralistica, tant’è che ormai l’assistenza sanitaria diventa sempre più una chimera ed a rimetterci come al solito è la gente comune, senza santi in paradiso che non può permettersi cure ed attenzioni nè cliniche di lusso, ma in caso di necessità solo qualche sgangherata ambulanza, alla disperata ricerca di un posto in qualche sperduto paese della calabria.

Ma la politica che conta, senatori, deputati, ministri, viceministri e sottosegretari sono impegnati altrove e per altre questioni spesso di mera propaganda.

Forsese a gestire il nosocomio praiese fossero i Sindaci del comprensorio, potremmo avere quell’assistenza che ormai non c’è più da anni, l’idea non è da buttare, pensiamoci, potrebbe essere l’unica soluzione percorribile in tempi brevi.

Raffaele Papa
Consigliere Comunale Tortora