Avviato il corso della zampogna arbreshe a Mongrassano

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MONGRASSANO – Le tradizioni non vengono mai dimenticate, e nel paese guidato da Ferruccio Mariani è stato avviato il corso base di zampogna arbëreshe, detta karramunxa. Con la frase “Ogni capra ha un sogno: portare il suo canto nel mondo” si è partiti all’avventura e alla scoperta di uno degli strumenti musicali tradizionali più belli e interessanti. La zampogna, che rievoca canti natalizi e antichi ricordi, è particolarmente amata nella versione arbëreshe, detta karramunxa: zampogna del tipo surdulina, simile a quelle calabresi della stessa area, ma caratterizzata dalle dimensioni ridotte e dal repertorio tipicamente etnico.

A questo universo della zampagna sono stati introdotti i tanti corsisti di ogni età e di entrambi i sessi, provenienti da diversi paesi della zona, iscrittisi al corso base di zampogna arbëreshe che si terrà fino a fine luglio, per la durata di oltre due mesi, a cura dell’amministrazione comunale di Mongrassano. Obiettivo del progetto, finanziato tramite i fondi regionali della legge regionale 15/2003 per le minoranze linguistiche, è quello di recuperare e consolidare un’attività artistica tradizionale che è pressoché scomparsa e che caratterizzava sostanzialmente l’identità etnica della comunità mongrassanese. Il maestro Angelo Le Rose, suonatore e costruttore esperto a cui il comune ha affidato il corso, sta trasmettendo i principi della tecnica dello strumento, a partire dall’uso del fiato e della respirazione, l’accordatura (utilizzo della cera d’api e degli attrezzi conosciuti come spicingulitë) e, naturalmente, come iniziare a suonare lo strumento. Il repertorio preso in esame sarà quello tipico degli arbëreshë della provincia di Cosenza, specie della zona Sinistra Crati e Pollino. Saranno, inoltre, dati cenni sulle tecniche di costruzione, specie per quel che concerne il taglio e la realizzazione delle ance.

Accanto alla parte pratica saranno affiancate le lezioni teoriche, che saranno svolte dai professori Vincenzo Perrellis e Antonio Gattabria, quest’ultimo ideatore del corso. Le lezioni teoriche hanno lo scopo di fornire un quadro del mondo e della cultura tradizionale arbëreshe e nozioni di carattere etnomusicologico, con analisi antropologica delle occasioni e dei contesti all’interno dei quali si situano i diversi repertori. In conclusione del corso si svolgeranno un convegno con  eminenti esponenti dell’etnomusicologia, specie esperti nel campo della musica arbëreshe, e un saggio di zampogna tenuto da docente e corsisti.

Massimo Maneggio
su: Calabriaora