Auto usate, come scegliere quella giusta senza farsi fregare, 5 punti da tenere a mente

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Comprare un’auto potrebbe richiedere una spesa molto alta, se si intende acquistarla nuova. In alternativa si può sempre considerare di prendere delle vetture usate, ormai tendenza molto comune nella nostra società.

Certo in molti si creano qualche remora se devono comprare un’auto non nuova, soprattutto perché credono possano mancare le garanzie e le sicurezze che dà invece un gingillo appena uscito dalla fabbrica.

Tuttavia, con i giusti accorgimenti è possibile scegliere un veicolo di seconda mano senza farsi fregare seguendo alcuni consigli. Abbiamo chiesto agli esperti amici di Millcar, concessionaria Suzuki a Varese, di fissare i vari step che precedono la firma sul documento di acquisto del mezzo, ed ecco cosa è uscito fuori.

La carrozzeria

Il primo grande impatto, quando decidiamo di comprare un’auto, è dato dall’aspetto esteriore. Un veicolo usato sicuramente potrebbe riportare sulla scocca l’usura del tempo, tuttavia osservandola nei minimi particolari possiamo stabilire se il suo aspetto sia realmente commisurato al costo che ci è stato chiesto.

È importante esaminare nel dettaglio la carrozzeria dell’auto dunque, per mettere in evidenza l’eventuale presenza di graffi, ammaccature, bolle, segni di ruggine, e così via.

Quando una concessionaria o un privato mettono in vendita un’auto usata sistemano come meglio possibile la carrozzeria.

Tuttavia qualche difetto può sempre rimanere, dal momento che potrebbe non convenire economicamente al venditore provvedere alla riparazione. Se dunque non abbiamo un occhio clinico, sarebbe il caso di farsi accompagnare dal carrozziere di fiducia o da un amico che di auto se ne intende.

Quantomeno potremo così capire se con una bella lucidatura va via tutto, o se eventualmente è possibile trattare sul prezzo in base ai danni rilevati.

L’assetto

Un secondo elemento da considerare, forse anche più della carrozzeria è l’assetto. Da questo punto di vista, bisogna in primis controllare lo stato degli pneumatici, per capire se il dot sia recente (trattasi delle cifre che indica mese e anno di produzione della gomma).

Dopo aver controllato l’età delle gomme poi si deve passare alla loro usura: se risultano troppo consumate vuol dire che il precedente proprietario aveva una guida più aggressiva, il che comporta aver “maltrattato” l’auto e averla portata al massimo delle sue prestazioni.

A questo punto possiamo passare al controllo dei freni. I dischi non devono presentare difetti, altrimenti di lì a poco rischiamo di sostituirli. Mentre le pastiglie devono avere ancora almeno un centimetro di spessore, altrimenti vale lo stesso discorso in fatto di sostituzione.

Sempre nel contesto dell’assetto, vanno controllati gli ammortizzatori, le testine.

Tutte queste valutazioni si possono fare facendo una prova dell’auto, meglio se su un tratto di strada non troppo trafficato.

Il motore

Quanto conta il motore? Sicuramente molto, per cui è importante aprire il cofano. Se il vano motore è molto pulito c’è qualcosa che non va. Il venditore potrebbe aver lavato spesso il motore per nascondere perdite di olio o di liquido di raffreddamento.

Questo vuol dire che bisogna pressare il venditore, facendogli domande che possono trarlo in inganno e fargli confessare le ipotetiche falle al motore.

Come abbiamo detto per la carrozzeria, anche per il motore, sarebbe il caso di portare con sé un meccanico di fiducia perché sicuramente avrà maggiore occhio e più orecchio per riconoscere qualcosa di anomalo.

Quando si fa la prova in strada, la radio va tenuta spenta, stesso discorso per l’impianto di climatizzazione, per vedere se il motore emette rumori strani.

È bene ricordare che il motore va ascoltato sia freddo che caldo, ma soprattutto sotto sforzo. Quindi conviene provarlo anche con l’aria condizionata attaccata alla massima potenza, per verificare che non vi siano problemi alla cinghia servizi ed ai vari componenti della distribuzione.

Infine controllare la fumosità allo scarico: se la benzina fa fumo azzurro c’è qualcosa che non va. Infatti potrebbe essere segno che la testata va cambiata oppure vanno sostituite le guarnizioni degli iniettori.

La parte interna

A quel punto dobbiamo aprire gli sportelli e controllare l’abitacolo. In prima battuta vanno osservate le apparecchiature elettroniche, per capire se funzionano.

Osservare con attenzione anche il volante e il pomello del cambio.

Esamina il quadro e controlla il chilometraggio, che ti darà pressappoco l’attendibilità dei chilometri percorsi dall’auto. Se l’interno è molto usato, ma sono stati indicati chilometraggi più bassi di 150 mila, il venditore avrà quasi sicuramente mentito.

Dopodiché vai a controllare il numero di telaio presso una concessionaria ufficiale del marchio della vettura in questione.

Dai vari tagliandi effettuati presso la casa madre verrà fuori effettivamente !a reale cifra dei chilometri.

 

I documenti

Se dai controlli poc’anzi indicati l’auto usata sembra accettabile, è il momento di fare un controllo dal punto di vista documentale. Dal momento che in giro ci sono molte persone truffaldine, prendi il numero di targa ed effettua una visura online o una visura ufficiale ACI o PRA. In questo modo verrà fuori l’eventuale esistenza di ipoteche, fermi amministrativi, sequestri o pignoramenti sull’auto stessa.

La visura serve anche per mettere in evidenza se il veicolo non sia stato cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico. La qual cosa accade spesso qualora si tratti di un’autovettura immatricolata molto tempo fa, come ad esempio un’auto storica.

Chi decide di acquistare deve infine farsi consegnare tutte le copie delle chiavi e gli eventuali codici per l’attivazione e la disattivazione dell’antifurto, se presente.

Anche il libretto d’uso e manutenzione va consegnato dal venditore, con annessi tagliandi che saranno utili per ulteriori controlli. Al contempo meglio richiedere anche interventi in garanzia presso officine autorizzate.