Alexandra Roxana Radac, sei mesi dalla scomparsa

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BISIGNANO Sei mesi senza nessuna notizia, un caso nazionale, una ragazza scomparsa, il silenzio che sa spesso di indifferenza. Dal 19 settembre scorso Alexandra Roxana Radac è scomparsa dalla città di Bisignano senza più lasciare traccia: nonostante l’impegno nelle ricerche, gli sforzi delle forze dell’ordine e tutti gli appelli fatti nei mesi scorsi non c’è stato un elemento concreto per capire dove la ragazza sia andata e, soprattutto, per scoprire se l’allontanamento sia stato volontario o forzato. Riepiloghiamo in breve ciò che è successo la mattina del 19 settembre, periodo in cui comincia tutto il mistero: la ragazza è scesa dopo aver fatto colazione dalla casa presa in affitto, in via dei Cappuccini, con la madre e la sorella per andare a svolgere lezioni di scuola guida (dove si era iscritta qualche giorno prima), aiutata da un anziano vicino che si era messo a disposizione. Erano circa le dieci e quarto circa, l’anziano è sceso a valle per fare rifornimento alla sua autovettura, in quanto la ragazza era al telefono: al ritorno nel centro storico, di Alexandra nessuna traccia concreta. Analizzando a fondo i cellulari si riuscirà a scoprire che Alexandra aveva provato a telefonare a un signore di Acri, che le aveva offerto di lavorare come badante per la madre anziana, ed è riuscita a visualizzare tramite Messanger il messaggio di un’amica conosciuta qualche giorno prima. Queste sono state le prime avvisaglie di un caso eclatante, che farà fatica a emergere nonostante le prime segnalazioni della scomparsa e le indagini. In città la notizia divenne quasi fastidiosa con una sorta di commistione tra il gossip e la cronaca diventata un’arma da usare nei bar: sulla ragazza si sono così voci di ogni genere, dicerie che l’avvocato Aurora Sangermano insieme alla madre metteranno a tacere in una conferenza stampa. Alexandra era, comunque, madre di un bambino di quattro anni, rimasto in Romania e cresciuto dalla famiglia del padre, e aveva voglia di tornare il prima possibile nella sua nazione di origine, per un legame e un desiderio che è emerso stando ai messaggi e alle telefonate avvenute prima della scomparsa. Di tutto ciò si occupa anche la televisione nazionale, in particolare la trasmissione “Chi l’ha visto?” che con cura e professionalità arriverà più volte in terra cratense per documentare e seguire gli ultimi sviluppi della vicenda. Un punto focale è sopraggiunto con una telefonata ricevuta dal padre di Alexandra in Romania, ma non vi è stata mai una conferma che la voce sofferente, dall’altra parte del telefono, era proprio quella della ragazza. Le settimane sono poi trascorse senza avere nessuna novità, mentre la madre Ana continua a sperare di ricevere il regalo gradito da sei mesi a questa parte, ovvero ritrovare al più presto sua figlia. Molte sono state le ipotesi intercorse in questi mesi, come quella di un omicidio a sfondo passionale oppure una fuga volontaria della ragazza in Romania, anche se appare difficile pensare come Alexandra, madre appunto di un bambino di quattro anni, non abbia avuto almeno il desiderio di abbracciarlo in caso di ritorno in patria. Il mistero prosegue sempre più nel silenzio.

Massimo Maneggio