Il prossimo 12 febbraio dovranno comparire davanti al tribunale del lavoro di Cosenza l’ex comandante della Polizia municipale, Rosario Pucciano, in pensione dall’ottobre 2007, e il sindaco Umile Bisignano. Il Giudice del Lavoro dovrà pronunciarsi su in ricorso presentato dai legali di Pucciano, Pierluigi Arigliani con studio legale a Benevento e Carmelo Pisarro con studio legale a Bisignano, avente per oggetto “Mobbing“. I fatti narrati in un voluminoso incartamento presentato al giudice, partono dal lontano 2006, anno che ha visto Umile Bisignano eletto sindaco, per arrivare almeno al primo ottobre del 2007 data di pensionamento di Pucciano. Al giudice l’ex comandante della Polizia municipale chiede di “condannare il Comune di Bisignano al risarcimento dei danni stimati in euro 100mila” per “l’illeggittimità della condotta posta in essere dal comune di Bisignano”. Ora, con delibera di Giunta, il Comune dà incarico all’avvocato Giuseppe Carratelli con studio a Cosenza, “per costruirsi in giudizio e per opporsi nelle forme e modi di legge alla domanda attrice e per la difesa delle proprie ragioni”.
Per come detto, la vicenda viene da lontano, tanto che già nel 2008 Pucciano aveva denunciato il Comune per mobbing con una richiesta di risarcimento di 500mila euro. Secondo le ragioni poste dall’ex comandante, alla base della richiesta ci sarebbe, fra l’altro, la dequalificazione professionale attraverso una serie di atti come la revoca di alcuni incarichi, urbanistica e personale, la sua sostituzione nel comando del Corpo da Camillo Orrico suo collega di Rose che ha assunto l’incarico per un periodo determinato nell’estate del 2007 in sua assenza perchè ammalato, fino alle dichiarazioni fatte dal palco dell’attuale sindaco nel 2007, nel corso di quella campagna elettorale, doce pare esprimesse la volontà di nominare un nuovo comandante.
A proposito di questa vicenda, il sindaco Umile Bisignano ha più volte commentato: “E’ andato in pensione spontaneamente senza che nessuno gli ha fatto mai niente perchè non l’ho mai visto. Mi ha fatto cinque o sei denunce e di questi fatti, lo scorso 19 luglio, con sentenza emessa dal Giudice di Pace di Acri, dottoressa R.Galasso, il sindaco Umile Bisignano era stato assolto dall’accusa di diffamazione aggravata “perchè il fatto non sussiste”.
Bisignano era accusato di avere offeso la reputazione dell’ex comandante della polizia municipale, Rosario Pucciano, per alcune frasi da lui pronunciate durante due comizi in occasione della campagna elettorale del 2007.
A difendere il sindaco c’era l’avvocato Nicola Carratelli mentre il legale di Pucciano era l’avvocato Carmelo Pisarro.
Rino Giovinco
su: Gazzetta del Sud