Gambling legale, il futuro del gioco pubblico nelle parole del Direttore Lollobrigida

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Il Direttore Giochi dell’ADM, Mario Lollobrigida parla chiaro: “Più tutela, più consapevolezza, più legalità: la nuova rotta del settore in Italia”. La strada per il futuro del gambling italiano appare tracciata.

 

La seconda edizione degli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è stata l’occasione per tracciare un quadro chiaro e approfondito di quello che sarà il futuro del gioco pubblico in Italia. A farlo è stato direttamente il Direttore del comparto Giochi, Mario Lollobrigida, che ha sottolineato l’importanza di un settore che non può più permettersi di ignorare le sfide legate alla salute pubblica, alla legalità e all’equilibrio economico.

Un messaggio forte, che parla anche ai territori, specie quelli dove il gambling è più forte ma anche più forte è il rischio di infiltrazione del gioco nero, illegale e in mano alle cosche mafiose. Tra questi territorio ovviamente anche il nostro: la Calabria ha infatti dati sempre più in rialzo per quanto riguarda le persone che giocano, online e offline. E nella nostra regione la presenza capillare del gioco richiede attenzione, responsabilità e interventi mirati. “La strada è quella giusta”,ha dichiarato Lollobrigida, intervenuto a margine degli Stati Generali, riferendosi al lavoro che l’ADM sta portando avanti con sempre maggiore rigore. La tutela della salute, infatti, è al centro della strategia nazionale e negli anni è diventata un principio che, secondo il direttore, deve essere rafforzato come la base su cui costruire ogni intervento normativo nel settore.

I numeri, d’altronde, parlano chiaro: su una stima di giocatori problematici molto ampia, soltanto 15 mila persone con dipendenza da gioco sono attualmente in carico ai servizi sanitari pubblici, pari a circa il 5% del totale stimato. Una discrepanza grave, secondo Lollobrigida, che dimostra quanta strada ci sia ancora da fare in termini di consapevolezza e di interventi mirati a prevenire, curare e informare. Ma non è tutto negativo. Anzi, non mancano segnali positivi: il 97% dei titolari di conti di gioco online mantiene comportamenti compatibili con un uso consapevole e responsabile e solo l’1% dei giocatori presenta segnali potenzialmente riconducibili a dipendenza. “Questo ci dice che stiamo entrando in una nuova fase – ha aggiunto il direttore – dove il giocatore non è più solo un cliente, ma un cittadino da tutelare”.

La direzione è quindi quella di una riforma profonda, che non si limiti a inasprire le regole, ma che sappia anche accompagnare i cambiamenti della società. Ruolo fondamentale allora è quello del legislatore, che ha oggi il compito fondamentale di scrivere norme che sappiano tenere insieme tutela della salute, esigenze di mercato e garanzie per l’erario. Un equilibrio difficile, ma non impossibile. Che deve tenere conto anche delle azioni di contrato dell’illegalità. Secondo il direttore di ADM, Roberto Alesse, nel 2024 sono stati inibiti 721 siti illegali (in rialzo rispetto ai 490 del 2023, e oltre 7.600 operatori sono stati controllati.

Il futuro del gioco pubblico e legale in Italia, insomma, passa da qui: da un’azione di contrasto dell’illegale, di tutela del giocatore e di promozione di uno stile di gioco sicuro, maturo e responsabile. Per costruire un gioco in cui al centro ci sia la persona.