Gemellaggio Diamante e Santa Sofia d’Epiro, un filo in comune che dura da anni

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Consolidare il rapporto istituzionale nel segno della cultura e dell’arte urbana, promuovendo scambi artistici e culturali, condividendo progetti di murales e street art come strumenti di rigenerazione multiculturale, di crescita e di dialogo.

Queste le finalità dello schema di protocollo d’intesa per costituire un gemellaggio tra i Comuni di Diamante e di Santa Sofia D’Epiro, sottoscritto mercoledì pomeriggio, al Museo Dac, dai rispettivi sindaci Achille Ordine e Daniele Sisca. Firme che racchiudono il primo step – il testo unico sarà sottoposto ai rispettivi consigli comunali per l’approvazione – di un patto di gemellaggio tra due città identitarie, che condividono la visione di sviluppo e valorizzazione attraverso la creatività, l’espressione artistica e, in particolare, i murales. Ad accompagnare il primo cittadino di Santa Sofia D’Epiro a Diamante, mercoledì 11 giugno, una delegazione cospicua di cittadini e cittadine del borgo di origine arbëreshë della Calabria e il gruppo folcloristico “Shqiponjat” che, con balli e musiche, ha arricchito il tour nel centro storico di Diamante, a cura delle Guide Turistiche della Riviera dei Cedri, per ammirare alcuni dei 300 murales che caratterizzano tutto il territorio adamantino.

È stato, questo, un passaggio importante che ha portato indietro nel tempo, in una condivisione di prospettive e progetti che lega i due paesi calabresi. Annodando i fili della memoria si arriva infatti al 1981, ossia alla prima operazione murales, voluta a Diamante dall’allora sindaco Evasio Pascale e dall’artista Nani Razetti. In quell’occasione, furono invitati gruppi tradizionali arbëreshë a sfilare tra le vie della cittadina tirrenica. Così quel ponte tra tradizione, multiculturalità e arte, si è rinforzato negli anni proprio nel segno dei murales, dei colori e dell’espressione artistica come potente mezzo di comunicazione e fruizione. Non è un caso che la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa sia stato fatto durante l’inaugurazione della prima edizione di FAC, Festival delle Arti e delle Culture – il progetto è firmato da Gulìa Urbana in collaborazione con il Comune di Diamante – in programma nella cittadina tirrenica fino al 17 giugno.

Anzi, è stata l’occasione perfetta per parlare di arte, di quel forte legame tra Diamante e Santa Sofia D’Epiro, accomunate dalla concreta volontà di investire nell’arte urbana come fucina creativa che si alimenta anche di contaminazioni. Diamante e Santa Sofia D’Epiro sono musei a cielo aperto, con facciate che ospitano opere di artisti di spessore. Un percorso speculare, un percorso di crescita, un percorso di scambi, che prevede l’atto conclusivo del gemellaggio a luglio di quest’anno, quando il sindaco Ordine e una delegazione di cittadini, cittadine e artisti provenienti dalla località tirrenica saranno accolti a Santa Sofia D’Epiro dal sindaco Sisca e dalla sua comunità.

«Ci siamo ispirati a Diamante per il nostro “Ylberi”, il progetto di riqualificazione urbana nato nel 2021. E noi, poi, siamo diventati fonte d’ispirazione per i paesi vicini – dichiara il sindaco Sisca. Abbiamo siglato questo patto di gemellaggio importante che rinsalda una progettualità in comune significativa. Con questo atto, i Comuni favoriranno programmi di formazione e residenza artistica, con l’obiettivo di coinvolgere giovani artisti e mantenere vivo il patrimonio culturale e creativo delle comunità. Un aspetto importante – continua il primo cittadino di Santa Sofia D’Epiro –, proprio perché sarà un gemellaggio costruttivo e formativo: in maniera sinergica punteremo alla realizzazione di eventi e festival che celebrino l’arte, la cultura e la multiculturalità, come mostre di murales, festival etnici, rievocazioni storico-culturali e attività educative nelle scuole. Da par mio e di tutta Santa Sofia d’Epiro ringraziamo la città di Diamante per l’accoglienza e l’affetto mostratoci», conclude il sindaco Sisca, annunciando che per suggellare questo patto sarà realizzato a Santa Sofia D’Epiro un murale dedicato a Diamante.

«Diamante e Santa Sofia D’Epiro sono due paesi fortemente identitari che trovano nella cultura e nell’arte motivi di identità, di rispetto delle tradizioni, di apertura verso l’altro come arricchimento, di condivisione: tasselli utili per creare quell’importante ponte basato su dialoghi e confronti, su visioni e progetti. La sottoscrizione di questo schema d’intesa – commenta il sindaco Ordine – unirà ancor di più questi due paesi e le loro comunità che investono nell’espressione artistica e, in special modo, nei murales. Entrambi i Comuni si sono impegnati sin da subito nell’intraprendere questo iter che porterà al gemellaggio che, di fatto, abbatte muri con la realizzazione di opere sui muri, con il grigio di pareti anonime sostituito da colori e dall’arte a disposizione di chiunque. È qualcosa che la nostra comunità porta avanti da oltre 40 anni, accogliendo, ospitando e ringraziando tutti gli artisti che sono venuti e vengono nella nostra Città per arricchire il nostro patrimonio artistico-culturale inestimabile. Un patto – conclude il sindaco di Diamante – che può fare da apripista affinché proprio i murales e l’arte di rigenerazione urbana possano innescare la leva della destagionalizzazione e di un turismo attento, un turismo culturale e creativo che ha tanto da offrire».

Con il gemellaggio, le due città si impegneranno a promuovere progetti di murales e arte pubblica condivisi, scambio di artisti e workshop tra i due territori, valorizzando in particolare le relative opere. Si favoriranno, inoltre, programmi di formazione e residenza artistica, con l’obiettivo di coinvolgere giovani artisti e mantenere vivo il patrimonio culturale e creativo delle comunità. La consapevolezza della forza delle idee, dell’unione, degli intenti condivisi, dell’arte come espressione artistica che promuove il bello e sostituisce il grigio con colori e concetti impressi che diventano “importali” e fruibili a tutti e tutte, nutre questo gemellaggio tra Diamante e Santa Sofia D’Epiro: un viaggio che si alimenta del passato, vive nel presente e sceglie il futuro per lanciare sfide e accogliere frutti.