Striscione contro Udc. L’assenza di Trematerra a Castrovillari non evita le proteste

Letture: 3490

udc

Basta guardare qualcuno in faccia un po’ di più, per avere la sensazione alla fine di guardarsi in uno specchio. Spesso ci si domanda come mai in Italia si è potuto raggiungere lo sciagurato stato di crisi d’identità sociale che si sta attraversando. La risposta è contenuta nella precarietà della nostra classe politica. Dinanzi alle problematiche sociali che ci affliggono quotidianamente il politico di turno si ritrova a sbraitare dai palchi soltanto promesse elettorali. La scena si ripete sempre e nel seguente modo: piazze affollate, urla, applausi e fischi. La sensazione alla fine è quella di guardarsi allo specchio e cogliere il fatto che ciò che siamo nel presente non è altro che il frutto dei nostri  errori passati. Onorevole Michele Trematerra ma perché continua imperterrito a sottrarsi alla pancia del popolo? In futuro con i castrovillaresi si dovrà mascherare da Pifferaio magico.  “Con il decreto 191 che ha accorpato gli ospedali di Castrovillari ed Acri ha commesso un atto da molti considerato scellerato e frutto dell’arroganza politica che si riconduce alla famiglia Trematerra” (fonte: Vincenzo Alvaro ABMreport.it ). Alla Regione Calabria, invece, dal giorno 6 di febbraio, risultano depositate ottomila firme di cittadini Calabresi che attendono una sua risposta in merito alla modifica di una legge regionale “truffa” (L. R. 11/2003) grazie alla quale sono state erogate una miriade di cartelle di pagamento, veri atti “estorsivi” nei confronti  di cittadini, i quali spesso non posseggono alcun reddito, emanate attraverso Equitalia dai Consorzi di Bonifica per il conseguimento dei soli fini istituzionali (155.135.966,12 milioni di euro di passivo). Onorabile Michele Trematerra è giunto il momento di fare un passo indietro, scendere dal palco elettorale e indire subito un tavolo di trattative con i cittadini calabresi che reclamano ragione ed equità, altrimenti dovrà considerare anche il fatto di rinunciare al suo elettorato.

09/02/2013                                                                                   Alberto De Luca