Oltre 700 uccelli abbattuti, denunciati tre cacciatori abusivi

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Nell’ambito dei servizi predisposti dal Comandante della Polizia provinciale di Cosenza, Giuseppe Colaiacovo, finalizzati alla repressione del bracconaggio nell’ambito del territorio, una pattuglia in abiti civili ha individuato e denunciato tre persone. Si trovavano in una piazzola dell’autostrada A3, in tenuta da caccia, in una zona boschiva in località Frassia del comune di Bisignano. Gli agenti, dietro lunga osservazione, hanno avuto modo di constatare un’attività particolarmente intensa. Il numero dei colpi esplosi dai cacciatori, è apparso particolarmente elevato rispetto all’esigua quantità di fauna appartenente alle specie cacciabili presenti in zona. In una Panda di colore verde era stata riposta una busta in plastica nella quale erano stati stipati numerosi volatili abbattuti. Verificato che la condotta era di natura illecita, la pattuglia percorreva in auto, la distanza tra il punto di osservazione ed i luoghi di caccia, incrociando e fermando all’altezza della strada provinciale n.241, ricadente nel comune di Mongrassano, la Panda utilizzata dai cacciatori bresciani. All’interno del veicolo condotto da uno dei tre, gli operatori hanno rinvenuto la busta contenente 107 esemplari di uccelli protetti abbattuti. Con il conducente dell’autoveicolo, gli agenti si sono quindi recati presso altri due cacciatori bresciani.

Dal controllo è emerso che uno dei tre aveva esercitato la caccia pur avendo la licenza di porto di fucile scaduta, mentre un secondo era privo di licenza di caccia e agli atti d’ufficio risultava pluripregiudicato per gravi reati. Dell’attività operativa è stata data pronta comunicazione al Pm di turno, Antonio Cestone.

Il magistrato ha quindi disposto la perquisizione dei locali dove i bracconieri erano alloggiati. Nella struttura alberghiera sono state rinvenute e sequestrate altre 14 buste di plastica, contenenti complessivamente 720 uccelli appartenenti a specie non cacciabili, perché di specie protette e particolarmente protette dalla legislazione sulla caccia, conservate n un congelatore nei locali dell’azienda agrituristica. Al termine dell’operazione, gli agenti hanno sequestrato la fauna abbattuta illecitamente (827 capi), due fucili e relative munizioni, un tesserino regionale venatorio.

Gli esemplari sequestrati appartengono a specie protette quali Cardellini, Fringuelli, Verzellini, Verdoni e Ballerine, specie non cacciabili secondo quanto disposto dalla Legge 157/92. I bracconieri provenienti dal Nord Italia usano recarsi nei nostri territori per abbattere questi uccelli, compiendo delle vere e proprie stragi e lucrare sulla loro vendita, poiché ingredienti principali di alcune pregiate pietanze di quelle zone. La Polizia Provinciale di Cosenza, svolge quotidianamente attività di lotta al bracconaggio al fine di reprimere i reati e, soprattutto, tutelare il patrimonio faunistico locale.

Fonte: Miocomune