Le famiglie di rione Petroselle (Acri) senz’acqua da settanta giorni

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Sotto accusa ci finisce il Comune di Bisignano in quanto eroga il servizio. Il problema esiste da anni ma nonostante le lamentele non è stato risolto. Oggi nel nostro paese l’acceso dibattito politico sull’acqua e sulla sua possibile privatizzazione non deve tuttavia farci dimenticare una problematica, altrettanto o addirittura più interessante, che è quella della disponibilità dell’acqua e che resta un aspetto critico in molte zone del sud…

Una problematica, questa, che da tempo sta mettendo in ginocchio gli abitanti di contrada Petroselle di Acri che da oltre 70 giorni non possono usufruire del servizio di erogazione idrica che dovrebbe essere erogato dal Comune di Bisignano. Una spiacevolissima situazione che sta ledendo la dignità delle persone che vi abitano, nonché la tutela dei loro diritti fondamentali. Infatti, quando si parla di acqua, si dovrebbe sempre partire da un assioma di base, un presupposto fissato anche dalla Dichiarazione dei Diritti Umani e che annovera, appunto, l’acqua tra i diritti fondamentali dell’uomo.
Diritti e quindi anche doveri da parte di chi dispone del sevizio, oggi, evidentemente poco noti al Comune di Bisignano. Un piaga questa del Comune che ha costretto tutti i bisignanesi e non solo a convivere da sempre con questa terribile e fastidiosa realtà. L’acqua, infatti, da anni raggiunge le tubature delle abitazioni a settimane alterne senza, dunque, alcuna sorta di continuità e per ben 365 giorni all’anno. La situazione si è poi ulteriormente aggravata durante lo scorso inverno, precisamente a partire dal mese di gennaio, quando le continue e insistenti piogge hanno causato numerose frane e smottamenti su tutto il territorio. Smottamenti che in più punti hanno provocato la rottura della rete idrica rendendo, così, ancora più difficile e tortuoso il cammino dell’acqua che nella maggior parte dei casi non è riuscita a raggiungere le abitazioni. Quindi, ulteriori disagi per i residenti della contrada. Abitanti oramai stanchi dello stato di degrado e di abbandono in cui ogni giorno sono costretti a vivere. Se a tutto questo si aggiunge poi anche la mancata assistenza da parte del Comune allora ecco che ci troviamo di fronte ad una situazione che assume i contorni della massima arretratezza.
A combattere in prima fila con gli abitanti del posto l’avvocato Luigi Caravita che sta portando avanti una battaglia legale per la tutela di questa gente. «Io stesso come legale – ci racconta Caravita – ho provveduto ad inoltrare al Comune di Bisignano un fax lo scorso aprile ma ad oggi non ho ancora ricevuto alcuna risposta e tantomeno ne hanno fornito alle famiglie». Poi, tra le tante storie dei residenti anche quella di due coniugi entrambi affetti da gravi malattie, uno dei due è stato colpito dalla sclerosi multipla con gravi turbe alla deambulazione, rispetto ai quali nessun aiuto è stato disposto, anzi, la precaria condizione dell’acqua, come ci racconta il legale Caravita, non sta facendo altro che peggiorare la qualità di vita dei due anziani che vivono da soli. A dare, invece, fortunatamente una mano agli abitanti della contrada il Comune di Acri che da qualche giorno sta provvedendo a far recapitare delle piccole quantità di acqua. «Sembra invece essere completamente estraneo ai fatti il comune di Bisignano – conclude Caravita – che dinanzi ai solleciti telefonici e personali continua ad asserire di non avere i mezzi e di avere pazienza. I pagamenti, tuttavia, continuano a riceverli e, soprattutto, ad esigerli».

Rosanna Caravetta
su: Gazzetta del Sud – 29-05-2010