Intitolate nuove strade, tra cui al Maestro Liutaio Vincenzo De Bonis

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L’Assessore alla Toponomastica Mario Umile D’Alessandro, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ha dato comunicazione relativamente all’attività del suo assessorato e, specificatamente per quanto riguarda l’intitolazione della strade.

D’Alessandro ha avuto modo di informare la città, attraverso la massima espressione democratica che è quella del civico consesso, che “La giunta comunale, ha deliberato ulteriori intitolazioni di strade e piazze, scegliendo tra i nomi già presenti nel Registro delle Intitolazioni, i quali vanno a completare, in questa prima fase, le zone di nuova urbanizzazione. I toponimi assegnati sono: il compianto Maestro Liutaio Vincenzo De Bonis; Giuditta Levato; Peppino Impastato; i Pittori Emilio Iuso; Mimmo Rotella e Michel Fingesten. E’ stato deliberato, inoltre di sostituire l’attuale via Busento, toponimo erroneamente assegnato anni fa dalla precedente amministrazione, con via Acquadifico; nonchè di modificare via M. Boscarelli in Viale M. Boscarelli e via Giovanni Paolo II in Viale Giovanni Paolo II”.

Per opportuna e completezza di informazione di seguito le motivazioni:

Vincenzo De Bonis (Bisignano 4 novembre 1929 – Bisignano 1 dicembre 2013), maestro liutaio, insieme al fratello Nicola (1918 – 1978) è stato il promotore del recupero di un’arte liutaia di alta qualità ed erede degli insegnamenti storici della tradizione. Vincenzo De Bonis è stato l’ultimo rappresentante di una dinastia di artisti-artigiani che da secoli a Bisignano si tramanda i segreti dell’antica liuteria.

Giuditta Levato, contadina calabrese (18 agosto 1915 a Calabricata all’epoca facente parte del comune di Albi e attualmente frazione di Sellia Marina – 28 novembre 1946) è la prima vittima della lotta al latifondo in Calabria, generatasi in seguito al tentativo degli agrari di impedire l’applicazione della Legge Gullo (1944), la quale aveva decretato l’assegnazione di alcune terre facenti parte di vari latifondi ai contadini che, riuniti in cooperative, le lavoravano. Diversi furono gli scontri violenti tra i contadini (legittimi assegnatari delle terre) ed i latifondisti, che consideravano i primi degli usurpatori.
Giuditta Levato venne uccisa all’età di 31 anni, mentre era incinta di sette mesi del suo terzo figlio, difendendo i propri diritti.

Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino (Cinisi, 5 gennaio1948 – Cinisi, 9 maggio1978), è stato giornalista, attivista, poeta italiano e conduttore radiofonicoitaliano, famoso per le denunce contro le attività mafiose in Sicilia, a seguito delle quali fu assassinato, vittima di un attentato il 9 maggio del 1978.

Emilio Iuso, (Rose 27 maggio 1907 – Luzzi 8 aprile 1965) artista, illustre esponente della pittura sacra italiana. Un artista che ai primi del ‘900 fu definito da illustri critici “Il piccolo Giotto della Calabria”.Per incarico del fu Mons. De Metrio Moscato, all’epoca Vescovo della Diocesi, di S. Marco e Bisignano (CS), dipinse il Duomo e le Cripte in S. Marco Argentano e il Duomo di Bisignano. In seguito decorò la Chiesa di S. Gaetano in Cosenza, la Basilica del B. Angelo in Acri, la Casa Natale di S. Francesco di Paola, il Coro del Duomo di Cassano, la Sala del trono del Palazzo Primaziale di Salerno, la Chiesa delle Piccole Operaie in Acri, la Chiesa dei Minori in Bisignano, la Sala del Consiglio Provinciale di Cosenza e tutte le altre Chiese di Luzzi (S. Angelo, S. Giuseppe, S. Francesco e S. Antonio).
Domenico Rotella meglio noto come Mimmo (Catanzaro,7 ottobre 1918-Milano, 8 gennaio 2006), artista e pittore italiano. Formatosi all’accademia di belle arti di Napoli, dopo un soggiorno negli USA (1952-53) e una serie di prove che vanno da composizioni di matrice neoplastica a esperienze di poesia fonetica, nel 1954 elaborò a Roma i suoi primi décollages (manifesti lacerati). Presente, dal 1961, alle manifestazioni del gruppo dei Nouveauxréalistes, nel 1965 si stabilì a Parigi dove, per circa un decennio, sperimentò processi di trascrizione meccanica dell’immagine contribuendo alla definizione della Mecart.
In Italia dal 1980, tornò alla pittura, proponendo serie di grandi acrilici sul tema del cinema.
Le sue opere sono esposte in tanti grandi musei del mondo.
Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte.

Michel Fingesten, (Butzkowitz, 18 aprile 1884 – Cerisano, 8 ottobre 1943) è stato un pittore e incisore ceco di origine ebraica.
È considerato uno dei più grandi artisti di ex libris della storia. Il 9 ottobre 1940 venne arrestato e internato come straniero nel campo di Civitella del Tronto e quindi di Ferramonti,(Cosenza) dal novembre 1941 e sarà accusato dai nazisti di aver dipinto arte degenerata (“EntarteteKunst”). Morirà l’8 ottobre 1943, dopo la liberazione del campo di prigionia da parte degli alleati, causa una infezione seguente ad un’operazione chirurgica effettuata a Palazzo Sersale di Cerisano, in quel periodo utilizzato come ospedale. Le sue spoglie riposano nel cimitero del piccolo paese delle serre cosentine.Prima di questa data eseguì la sua ultima opera artistica in Bisignano (Cs), realizzando un quadro su tavola raffigurante il martirio di San Bartolomeo, che si conserva ancora nell’omonima chiesa.Michel Fingesten, dopo la liberazione dal campo di concentramento di Ferramonti ebbe rapporti con il parroco di Bisignano, don Giuseppe Savaglia, il quale gli commissionò l’opera dandogli come modello un’immaginetta. Il lavoro fu eseguito in pochi giorni, circa una settimana.Tale quadro è importante non solo in quanto è l’ultimo lavoro artistico di Michel Fingesten ma soprattutto perché rappresenta un ritorno all’arte pittorica che egli aveva abbandonato del tutto, in quanto negli ultimi anni della sua vita si era dedicato solo alla realizzazione di Ex Libris.