Il successo della fiaccolata per Sant’ Umile

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Stanchi di un immobilismo cronico che ormai attraversa tutta la vicenda del santuario, i cittadini scendono in piazza e mostrano tutta la loro buona volontà. Un lunedì sera da ricordare per l’intera cittadinanza, con la solenne fiaccolata e veglia di preghiera in onore di Sant’Umile. Cittadini e fedeli, muniti di apposita candela, sono partiti dal piazzale di San Domenico attraversando il Viale Roma e giungendo al piazzale della Riforma, dove venerando un quadro con l’effige di Sant’Umile i cittadini hanno pregato e fatto veglia. Sembra quasi di rivedere la solenne processione, che si dovrebbe tenere nell’ultimo sabato di agosto, anche se quest’anno è in forte dubbio per via di prese di posizione abbastanza paradossali, che andrebbero a punire soltanto i fedeli e i devoti di Sant’Umile…

La manifestazione di lunedì sera rimarca alcuni punti già stabiliti dal comitato cittadino, che ha notato la viva partecipazione della gente, anche se, con circa mille presenze, si sono notate alcune, al contempo, alcune assenze. In particolare, quella dell’amministrazione comunale e dei frati: assenti ingiustificati alla manifestazione, che, con la loro assenza, non faciliteranno di certo le cose per il prossimo futuro. Il comitato, stanco di ripetere la sua totale estraneità a giochi politici e di potere, riparte dalle mille presenze alla fiaccolata e ora annuncia l’intenzione di passare ulteriormente nei fatti. Gli sforzi fatti dal comitato hanno portato a dei risultati finora, riuscendo a coinvolgere in questo percorso di fede anche i più scettici. Sul piazzale i fedeli hanno deposto candele e fiori, in particolare sull’ammasso di sabbia presente al portone del santuario, trasformato in una sorta di altare per l’occasione. I cittadini hanno, poi, visitato il luogo dello smottamento, rimarcando la loro delusione per la mancanza d’interventi tempestivi e ora appoggeranno il comitato nelle prossime iniziative. I delegati, infatti, ora attendono risposte definitive da parte delle istituzioni, e chiedono di incontrare il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, il presidente provinciale Mario Oliverio per i primi interventi di messa in sicurezza del santuario, oltre che il sindaco e il padre provinciale per le modalità del ritorno dei frati nel convento. Il tutto con la convinzione e l’orgoglio di avere un nutrito popolo di fedeli al proprio fianco per qualsiasi iniziativa.

Massimo Maneggio