Il caso dell’anfiteatro di Santa Croce

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Sul territorio si guarda anche alle strutture realizzate, a quelle in pieno regime di funzionamento e ad altre “cattedrali nel deserto” che purtroppo non mancano in tutto il comprensorio. La struttura che ha riscosso un gran successo è, senza dubbio, il “Museo del Palio” (nella foto a sinistra) che, a quasi un anno d’attività, ha raggiunto più di mille visite, con numerose scolaresche, della Calabria e non solo, a vedere gli storici costumi e i drappi dell’associazione…

Viceversa, una struttura che sembra non decollare completamente è l’anfiteatro, posto dietro la chiesa di San Domenico. Una struttura realizzata in epoca D’Alessandro e che scatenò, oggi come allora, numerose polemiche. Il consigliere Roberto Cairo, tra i promotori dell’opera, tende a precisare la valenza dell’opera. <<L’anfiteatro è stato costruito – afferma Cairo – per riqualificare un’area altamente inquinante, dove c’era un capannone totalmente in amianto. L’opera è stata seguita da equipe preparata, conquistando anche le copertine delle riviste internazionali del settore. Sarebbe opportuno anche ringraziare la famiglia Fasanella che ha donata una carrozza del 1700, unica nel suo genere in Italia>>. Il rammarico per Cairo è che <<l’opera è trascurata dall’amministrazione comunale che non compie nessuna manutenzione, lasciando addirittura a privati cittadini la possibilità di utilizzare l’area verde per mettere a dimora il proprio orto. Il tutto senza alcun controllo da parte di chi dovrebbe vigilare sui beni immobili>>. La struttura dell’anfiteatro, c’è da ricordare, è utilizzata dalla banda musicale “Città di Bisignano”, composta da circa cinquanta ragazzi. La presidente di quest’associazione, Francesca Pirillo tende a precisare quanto segue:

<< L’anfiteatro si presta altresì molto bene all’acustica, che si mette in risalto attraverso i nostri strumenti. La nostra presenza è passata inosservata anche alla Amministrazione nonostante siano trascorsi oltre due anni che è luogo in cui si effettuano, per ben due volte settimanali,  gli incontri per la preparazione del repertorio della stessa Banda musicale “Città di Bisignano”. Quindi, non è affatto vero che la struttura di che trattasi è abbandonata, anzi serve per tenere i ragazzi fuori dalle strade>>.

 Massimo Maneggio