A Bisignano in piena campagna elettorale arriva la stangata di Equitalia. La politica locale è anche direttamente responsabile

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Cittadini e soprattutto elettori di Bisignano occhi aperti alle liste che andremo a votare alle prossime elezioni amministrative. Infatti, dalla scelta dei futuri rappresentanti al governo locale dipenderà anche il destino dei pagamenti che Equitalia sta facendo recapitare proprio in questi giorni nelle case dei Bisignanesi. Nonostante i ricorsi inoltrati alla Commissione Tributaria di Cosenza (in collaborazione con un pubblico studio legale di Rende e con il contributo mediatico dell’Unione Comitati Cittadini Liberi) il Consorzio di Bonifica dei Bacini Meridionali del Cosentino, ancora una volta, ha  erogato una sfilza di cartelle esattoriali relative ai ruoli 2010. Dal canto suo la Suddetta Commissione continua a prendere tempo in merito a una decisione definitiva a favore dei contribuenti.  Nonostante, infatti, le evidenti argomentazioni di difetto formale e di vizio di contenuto delle cartelle vi è una legge Regionale 11/2003, la quale impone il tributo consortile a soli fini istituzionali. Di quest’ultima legge è responsabile direttamente la Politica regionale e soprattutto i rappresentanti eletti nel corso degli anni attraverso il voto di quegli stessi elettori, i quali, oggi, si trovano a pagare tributi ingiusti imposti dal Consorzio anche dove l’opera dell’Ente non è mai arrivata. A tal proposito, è doveroso sottolineare che la preoccupazione sopra menzionata (in merito all’attenzione nel voto dei prossimi giorni) non è frutto di fantasia ma è un modo come non incorrere più in una pratica di alimentazione del sistema vigente in materia di Consorzio. Ricordiamo che per poter agire a favore dei contribuenti e nella direzione di una modalità di pagamento del tributo consortile consona al servizio realmente erogato dall’Ente Consorzio c’è bisogno di un petizione popolare atta a modificare la legislazione vigente 11/2003. Per far ciò urge (se non si vuole continuare a pagare un tributo ingiusto di 35 euro a ettaro nei territori cosiddetti secchi, cioè privi di qualsiasi servizio di Bonifica) d’interloquire a livello di politica locale con rappresentanti che non abbiano interessi mediati o diretti con il suddetto Ente. In proposito c’è da dire che se guardiamo per un attimo alle liste in corsa per il Comune di Bisignano ci troviamo  di fronte uno scenario, nel quale da una parte abbiamo una lista direttamente appoggiata dal voto di chi siede nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica dei Bacini Meridionali del Cosentino (i rappresentanti del territorio consortile bisignanese son ben cinque, i quali sono esplicitamente responsabili delle decisioni prese in Consiglio, anche di quelle relative all’erogazione delle cartelle esattoriali di quest’ultimi giorni, senza il loro consenso Equitalia non inoltrerebbe nessuna richiesta esattoriale minacciando il fermo dell’auto ai cittadini, quest’ultimi vittime di un vero e proprio raggiro coatto) e dall’altra una compagine elettiva direttamente appoggiata dall’Assessore all’agricoltura della Regione Calabria, il quale viene a proporre sui palchi dei comizi bisignanesi il necessario rilancio dell’agricoltura locale bocciando, però, in Consiglio Regionale l’emendamento presentato dall’Unione dei Comitati Cittadini Liberi  per modificare il comma della legge Regionale 11/2003, attraverso il quale il Consorzio è autorizzato a mandare nelle case degli agricoltori bisignanesi quelle cartelle esattoriali tanto esose, riguardanti sia i terreni prettamente agricoli che quelli costituenti solamente la macchia mediterranea (tassare la macchia mediterranea è semplicemente vergognoso, tra l’altro in dissesto idrogeologico da anni e senza mai nessuno intervento di messa in sicurezza di quei territori). Dunque, attenzione a questa tornata elettorale e soprattutto ai programmi espressi in merito alla questione dalle singole liste. Il problema dei pagamenti al Consorzio non è un fatto da sottovalutare visto che oltre alle cartelle del 2010 arriveranno tutti gli arretrati a partire dal 2005. Ma la cosa  più assurda è che per questi pagamenti richiesti non esistono i piani di classifica tra l’altro imposti dalla legge obbligatoriamente anno per anno. Ebbene allora non unire alla tassa anche la beffa ed eleggere invece interlocutori validi per un dialogo futuro propositivo e positivo nella direzione di una risoluzione certa ed in favore dei contribuenti, quest’ultimi purtroppo vittime di una tassazione esagerata e incomprensibile ma sopratutto di una rappresentanza politica troppo compromessa e schiava degli’interessi esclusivamente personali.

04/05/2012
Alberto De Luca