90° minuto, puntata 24-05-2015

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Ultima puntata della stagione 2014-15 di 90° minuto (a meno di gare portate al pomeriggio dalla Lega Calcio nell’ultimo turno previsto interamente alle 20.45), dove c’è anche amarezza nel vedere qualche errore di conduzione e il sollievo che forse dal prossimo campionato si cambierà musica. Intanto, la Rai ritornerà ad avere il primato per i diritti in chiaro, potendo mostrare i gol già dalle 18.

90° minuto potrebbe iniziare qualche minuto prima e avere tempi tecnici più seri. L’impostazione data da Marco Mazzocchi anche oggi non convince, troppa ironia e troppa scioltezza non vanno bene per un programma che ha avuto, in generale, conduttori di spessore, abili a trattare il calcio con serietà. Le barzellette lasciamole ad altri.

Nella giornata odierna si parte con la Serie C, prima con il calcio scommesse commentato da Nuccio De Simone e poi da Vincenzo Di Monte inviato per Lumezzane-Pro Patria 1-0, dove da rilevare c’è l’incazzatura del mister biancoblu Marcello Montanari. Alla Serie A ci si arriva per ricordi, come con il servizio di Jacopo Volpi del 1989 sul derby romano, e anche per strane alchimie, quelle che vedono Tiziano Pieri commentare i dati statistici di Daniele Rugani, difensore onnipresente e mai ammonito (sarà il nuovo Gaetano Scirea?). Restando in tema, Empoli-Sampdoria 1-1 vede l’esordio stagionale di Fabio Pietroiusti, che è il migliore della banda, giusto per omaggiarlo di tale privilegio. Gianni Bezzi è su Cesena-Cagliari 0-1 facendo fatica a valutare una gara tra retrocesse, mentre Angelo Oliveto con la barba è anche accelerato in Parma-Verona 2-2. Stefano Bizzotto va con i minuti contati in Chievo-Atalanta 1-1, mentre l’auditel cresce con il broncio messo senza motivo da Riccardo Zampagna e le positività del calcio italiano viste da Gianluca Zambrotta, collegato da Milano: è smentito, minuto dopo minuto, da chi twitta.

C’è anche una conferma, segno dei tempi che corrono. Gianni Cerqueti è diventato il secondo inviato del programma, oggi collocato su Udinese-Sassuolo 0-1, mentre il primo della classe è Alberto Rimedio, inviato di Palermo-Fiorentina 2-3. Agli anticipi, invece, l’irreprensibile Stefano Mattei per Genoa-Inter 3-2 e Giacomo Capuano (Juventus-Napoli 3-1, dà una valutazione un po’ bassa del match).

Finita qui? Nient’affatto. Dalla sigletta dei “Tempi supplementari” a scendere ecco Alessandro Antinelli per Milan-Torino e due servizi su Lazio-Roma. Il primo lo confeziona Marco Lollobrigida e mostra l’amaro di Rudi Garcia, il secondo è un pezzo di Saverio Montingelli, direttamente da un’osteria dove se magna, se beve e se fischia. Mah…

E intanto, 90° minuto probabilmente chiude questa stagione. Stagione insufficiente nel suo complesso, non si può snaturare un pezzo di storia della televisione italiana.

È tempo, quindi, di bilanci in una stagione difficilmente ripetibile. Elenchiamo, così, i dieci momenti da ricordare, o quanto meno quelli da salvare.

  • 14 settembre 2014 – un esilio per Franco Lauro. Come già detto in passato, cambiare la conduzione del programma è stato il maltorto che Mauro Mazza ha già pagato, perdendo la direzione di Rai Sport in favore di Carlo Paris. Nella prima puntata, Marco Mazzocchi fa lo splendido (luì che nel 1998-99 era inviato dai campi, insieme a Enrico Varriale) con Franco Lauro, collegato da Milano per Inter-Sassuolo 7-0. La fagiolata di gol permette a Lauro di poter raccontare la gara come una telecronaca di basket, e nel commento non dà nessun tipo di augurio a Mazzocchi per la nuova avventura. Rimane un pezzo di storia.
  • 26 ottobre 2014 – i gol in anteprima. Ebbene sì, la Rai è riuscita a evadere la regola. Riprendo dal pezzo scritto qualche mese fa: «Il capolavoro arriva nella riproposizione dei gol. Vengono mandati in onda nel montaggio anche quelli di Lucas Biglia in Lazio-Torino ed Emil Hallfredsson in Napoli-Verona. In mezzo a questi gol, qualcuno si accorge del pastrocchio e bestemmia in un fuori onda. Tanto basta per dire ufficialmente che questa è una vendetta della Rai, in quanto per regola i gol delle 18 deve riproporli alle 23».
  • 2 novembre 2014 – lo zero di Chievo-Sassuolo 0-0. Il capolavoro lo firma Dario Di Gennaro, che a ben ragione si lamenta della gara più brutta del campionato. Voto da 1 a 5? ZERO. I puristi, poi, si sono scatenati sul dibattito di un cronista razzista verso le piccole, ma se una gara fa schifo è giusto dirlo.
  • 18 gennaio 2015 – viva l’Italia! Ancora Di Gennaro protagonista, questa volta nell’annunciare l’ingresso in campo di Danilo Cataldi in Lazio-Napoli 0-1. Un canto di battaglia che ha portato bene all’ex mediano del Crotone.
  • 8 febbraio 2015 – Giano bifronte. Fabrizio Failla, collegato per Fiorentina-Atalanta 3-2, definisce così la squadra bergamasca. Eh?????
  • 15 febbraio 2015 – il riscatto di Mazzocchi. Dopo le telefonate di Claudio Lotito dove augurava un campionato senza Carpi e Frosinone (grande gufata), ecco il conduttore intento a iniziare la puntata leggendo risultati fittizi tra le piccole. Il video è esplicativo. https://www.youtube.com/watch?v=_XNahsS3rPI
  • 22 marzo 2015 – le leggende. Signore e signori, ecco a voi Luigi Necco e Cesare Castellotti. Avendo al pomeriggio solo Juventus-Genoa 1-0, per una volta 90° minuto richiama gli inviati del passato, in una puntata bellina per gli aneddoti raccontati.
  • 4 aprile 2015 – la cravatta di Tiziano Pieri. Non aveva una cravatta, ma un tavolino per la puntata di Pasqua.
  • 12 aprile 2015 – Riccardo Zampagna ha un grande cuore. Ospite di giornata, ai “Tempi supplementari” di Rai Sport 1 ricorda il padre e come ha imparato a fare le rovesciate. Chapeau.
  • Chromakey – spariti? Tranne qualche logo di Rai Sport o poco altro, non c’è stata traccia di questa pratica grafica. Da segnalare, in materia, uno Stefano Bizzotto che è stato costretto a ingombrare dietro di sé tutto il curvone di “San Siro”.

10+1) “Morpheus” di Steve Rothery – l’unico colpo di genio della stagione. Brano degno di essere celebrato a dovere, i riepiloghi dei gol ad aprire i “Tempi supplementari” sono stati un piacevole appuntamento. Complimenti vivissimi, per una volta, a Mazzocchi, patito del genere.

Facciamo anche una sorta di resoconto per i giornalisti. Aggiungiamo che quest’anno sono stati ben 47 i cronisti di Rai Sport impegnati nel programma, tra servizi registrati e inviati dai campi (17 in tutto quelli in “furgone” a raccontare le gare giocate della domenica, due quelli della Formula 1).

Superano la sufficienza per abnegazione, senza dubbio, Gianni Cerqueti e Alberto Rimedio, i secchioni del programma, con poche assenze a testa, così come Alessandro Antinelli quasi mai è mancato ai posticipi. Franco Lauro ha già tutti gli applausi di questo mondo, mentre si sono alternati con maestria i vari Giacomo Capuano, Dario Di Gennaro, Marco Lollobrigida e Paolo Paganini, ognuno bravo a mostrare le proprie peculiarità, così come Federico Calcagno e Stefano Bizzotto, sacrificati più di tutti e quest’anno li abbiamo visti di meno. Di Fabrizio Failla abbiamo già parlato, mentre Gianni Bezzi è stato un po’ accantonato. Qualche comparsata per Luca De Capitani e Cristiano Piccinelli (migliorato tantissimo), due gettoni per Angelo Oliveto, una botta e via per Lucio Michieli e Fabio Pietroiusti, insufficiente Giuseppe Galati, che ha avuto ben più di una chance.

Massimo Maneggio

Per rivedere la puntata di 90° minuto del 24 maggio 2015: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90minuto-886ed0b0-3dd1-4575-818b-1a2fc653f6e2.html