“NO alla PIATTAFORMA”: scelta fatta in passato

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Nell’ultimo periodo la questione della Piattaforma Tecnologica per il riciclo dei rifiuti che la Regione Calabria ha previsto di realizzare nel territorio di Bisignano è tornata al centro dell’attenzione.

Questo non solo per le imminenti elezioni regionali, ma anche a causa di una delibera della giunta comunale di Bisignano che, al fine di “difendere l’interesse della cittadinanza sul tema della salubrità, nonché gli interessi tecnico-amministrativi-economici del Comune”, ne affida la supervisione legale ad un avvocato.

Mauro D’Acri, attuale candidato consigliere per le consultazioni regionali, già da diversi mesi, in qualità di Presidente Regionale della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), si era espressamente opposto alla decisione di realizzare questa piattaforma.

Durante l’ultimo congresso della CIA di Cosenza, tenutosi nel mese di gennaio 2014, è stato, infatti, proposto e approvato  uno specifico ordine del giorno,  che esprimeva il più vivo dissenso sia rispetto alla localizzazione dell’intervento che rispetto al dimensionamento della piattaforma tecnologica. La Cia, attraverso il suo Presidente ha anche sottoposto l’ordine del giorno alle altre organizzazioni del mondo agricolo arrivando alla sottoscrizione unitaria del documento,

Una presa di posizione quindi non dettata dall’occasione della campagna elettorale, ma dalla vicinanza di Mauro D’Acri al suo territorio, il quale si presenta alle elezioni  non come politico, né come burocrate, ma come agricoltore. Da agricoltore e da rappresentante politico sindacale del mondo agricolo da sempre sostiene la centralità dell’agricoltura in generale per la Calabria e nello specifico per alcune aree quali la valle del Crati e il territorio di Bisignano.

Secondo Mauro D’acri “Un impianto del genere, che dovrà trattare una ingente quantità di rifiuti – circa 180 mila tonnellate all’anno- non solo non si può collocare nel cuore fertile del nostro territorio, ma è anche un modo sbagliato e miope di gestire una tematica delicata come quella dei rifiuti. La mia visione dello sviluppo di quest’area – continua D’Acri – non è compatibile con un impianto del genere. Io prevedo un progetto di sviluppo basato sulla valorizzazione dei prodotti di eccellenza frutto della nostra agricoltura. Bisogna valorizzare l’ olio, la zootecnia, i vini, gli ortaggi e potenziare le numerose attività vivaistiche. Io – conclude Mauro D’acri- intendo puntare sullo sviluppo e la caratterizzazione di queste filiere produttive e affrontare la delicata questione dei rifiuti a un tavolo regionale individuando soluzioni innovative e adeguate alle singole aree geografiche”.

Mauro d’Acri